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Alcuni dati sull’Italia e il GPP esposti da Simone Ricotta

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immagine diagramma dati

L’intervento di Simone Ricotta al seminario tecnico sugli acquisti sostenibili della PA è stato davvero interessante ed incoraggiante. Per prima cosa ha sottolineato che l’importo delle gare d’appalto della Pubblica Amministrazione italiana arriva a 241,5 milioni di euro l’anno e che la spesa pubblica incide del 15,9% sul PIL nazionale. Inoltre, Ricotta ci ha illustrato una delle ultime ricerche europee sugli acquisti verdi (2005) sottolineando come l’Italia si fosse posizionata all’ottavo posto della classifica tra i paesi dell’Unione.

Questi dati, che rappresentano un’Italia migliore di quanto in realtà siamo abituati a pensare, fanno emergere una carenza sul piano della comunicazione della valorizzazione delle scelte green, carenza evidenziata anche durante il dibattito come un difetto spesso dovuto alla mancata segnalazione ai soggetti responsabili della raccolta dei dati sul GPP. Un fattore alla base di quest’ultimo aspetto è l’inconsapevolezza della scelta sostenibile, fatta valutando parametri di efficienza, come accade per l’acquisto di un sistema innovativo di video-conferenze, in grado di abbattere l’inquinamento dovuto agli spostamenti e fatto “solo” per innovare la comunicazione con supporti all’avanguardia.
Per quanto riguarda gli appalti verdi, nel 2008 è stata svolta una ricerca relativa a dieci categorie di prodotto da cui è emerso che:

– la media europea del valore dei contratti verdi è del 45%

– la carta e le pulizie sono le categorie più interessate al GPP

– grazie agli acquisti verdi, la riduzione media di CO2 è del 25%

– gli acquisti green permettono una riduzione dei costi dell’1% (media europea)

Ma quali sono le categorie di prodotto più convenienti, ossia quelle che permettono di ridurre maggiore CO2 e di risparmiare denaro? Secondo lo studio PricewaterhouseCoopers sono le pulizie, l’edilizia, l’energia ed i trasporti.

E sapete quanto riusciremmo ad economizzare se facessimo uso di computer green nelle PA italiane? Ben 3.010.487 € l’anno, in termini di energia risparmiata.
Quindi, mano a mano che le PA dovranno sostituire i pc, sarà bene che tengano in considerazione le prestazioni di queste macchine, preferendo una spesa maggiore iniziale, ma ammortizzabile in poco tempo.
Infine, se tutte le PA europee utilizzassero il 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili, riusciremmo a raggiungere il 18% dell’obiettivo di Kyoto.
Quindi, per concludere, attraverso la scelta degli acquisti verdi le Pubbliche Amministrazioni in grado di pensare in termini di medio-lungo periodo, possono operare scelte di razionalizzazione delle risorse economiche ed abbattere i costi ambientali delle proprie attività.

Gli altri post sul seminario tecnico dedicato agli acquisti verdi della PA sono:
gli appalti pubblici ecologici dell’Arpa Piemonte
gli appalti pubblici sostenibili: report del seminario tecnico



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